effrazione serramenti: guida alle classi antieffrazione

In questo articolo ci occuperemo di classi antieffrazione cercando di capire qual è il livello di sicurezza è più adatto per la nostra casa.

Classi antieffrazione: cosa sono e a cosa servono

Le classi antieffrazione sono uno strumento utile per indicare in maniera scientifica e puntuale a quale livello di sicurezza appartiene un determinato serramento.

Le classi antieffrazione sono 6. Si va dallo 0, ovvero nessun livello di sicurezza testato, alla classe 6, la massima sicurezza comprovata da test.

Per fare un test e stabilire il livello di sicurezza di un determinato prodotto è necessario affidarsi a istituti notificati. Qui professionisti dello scasso studiano il manufatto, guardano quali sono i suoi punti deboli e, con degli attrezzi specifici per ogni classe, provano a violare i serramenti antieffrazione.

Infine, gli assegnano un grado di sicurezza.

Più si sale tra le classi antieffrazione, maggiore è la sicurezza dell’infisso, della inferriata o dello scuro. Le classi antieffrazione, infatti, sono valide per tutti i sistemi di chiusura verticali o orizzontali.

Classi antieffrazione porte blindate

Iniziamo con le porte blindate, la chiusura per eccellenza che ci permette di proteggerci dai tentativi di scasso. Come facciamo a capire che quella porta è fatta proprio per la nostra casa?

Al di là dell’aspetto estetico e del design, che influenzano la scelta del serramento, ciò che dobbiamo guardare con attenzione sono le sue caratteristiche tecniche. Perciò, andremo a vedere a quale classe di sicurezza appartiene quel manufatto.

La normativa europea per le chiusure antieffrazione racchiude le seguenti leggi: UNI EN 1627-1628-1629-1630. Qui vi troviamo anche certificazione e specifici metodi di prova.

Le classi antieffrazione delle porte blindate sono definite dalla norma UNI ENV1627. Esse sono:

  1. Porta caposcala con rischio normale, porta per magazzino merci di basso valore;
  2. Porta caposcala con rischio considerevole, uffici di edifici industriali;
  3. Porta caposcala con rischio considerevole, uffici di edifici industriali, villette signorili;
  4. Porta per uffici di banche, orologerie, ospedali, impianti e laboratori industriali, villette signorili;
  5. Porta per banche, orologerie, gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari e ambasciate;
  6. Porta per banche, orologerie, gioiellerie, protezione di documenti riservati, ambienti militari, ambasciate e impianti nucleari.

Classi antieffrazione serramenti

Non solo le porte blindate, ma anche gli altri serramenti hanno le loro classi antieffrazione che vengono assegnate dopo scrupolosi test.

Avete mai fatto caso a quei numeri e quelle lettere che si trovano nei cataloghi per infissi e finestre? RC 1, RC 2, RC3 e così via ci servono per capire quanto a lungo resiste il nostro serramento.

Le classi di resistenza per porte, finestre, inferriate e persiane sono indicate nella norma UNI 1627:2011. Invece, la UNI EN 1630 indica la durata della resistenza del manufatto testato.

Vediamole insieme:

  • RC 1: l’autore è un reo occasionale, ma in poco tempo riesce a vandalizzare il serramento senza alcuno strumento;
  • RC 2: il vandalo utilizza strumenti semplici, come cacciaviti, pinze e cunei, scassinando l’infisso in tre minuti;
  • RC 3: in questo caso, l’infisso resiste fino a 5 minuti a un criminale che ha portato con sé strumenti specifici per il furto con scasso;
  • RC 4: qui ci vuole proprio un ladro esperto dotato di uno strumento per battere o di taglio per scassinare questo genere di porta. Ma ci impiegherebbe almeno 10 minuti per farlo;
  • RC 5: l’esperto di furto con scasso deve impiegare apparecchi elettrici per scassinare una porta del genere in 15 minuti;
  • RC 6: venti minuti potrebbero non bastare ad aprire un serramento di classe 6, neanche per un esperto del crimine dotato di apparecchi elettrici di grosse dimensioni.

Classi antieffrazione inferriate e serramenti: quale scegliere

Le statistiche della polizia italiana indicano che ogni ladro impiega tra i due e i tre minuti per capire se vale la pena scassinare quell’infisso.

Forse ci sembra che tre minuti siano pochi per aprire una finestra, ma dipende da quanto essa resiste ai tentativi di scasso.

Quindi, se abbiamo paura che i criminali possano non demordere nei primi tre minuti, allora un serramento di classe 3 potrebbe fare al caso nostro. Infatti, abbiamo visto che le classi antieffrazione superiori alla 2 migliorano notevolmente la resistenza del serramento.

La classe 3 è ideale per edifici residenziali dove è richiesta una maggiore sicurezza, ad esempio villette non isolate dal centro urbano. Mentre, se dobbiamo proteggere la nostra villa di campagna abbiamo bisogno di una classe 4.

Dunque, non occorrono classi superiori per edifici residenziali. Infatti, le classi 5 e 6 vengono utilizzate per armerie, caveau, per le ambasciate, cioè in quei posti dove il rischio è veramente elevato.